29 marzo 2006

 

Gli "input" sono troppi

L'amica Daniela laureata in scienze della comunicazione che lavora in Puglia, mi ha segnalato un'articolo di Riccardo Staglianò comparso a pagina 41 di Repubblica, martedì 28 marzo 2006.

Si parla della difficoltà del cervello di chi è sottoposto a troppi "input" continui.

Pensiamo solo a:

Quanti di questi "input" arrivano di continuo e ci distolgono da quello che stiamo facendo, per farci pensare a una cosa diversa?

Dato che il nostro cervello lavora in modo sequenziale, questi "input", troppi e asincroni, comportano insorgenza di errori e di patologie mediche.
In termini pratici, abbiamo minore efficienza, minore produttività e un accentuato disordine mentale.

Chi mi conosce sa che questo problema lo segnalo da anni, in più sedi, invitando tutti ad agire di conseguenza.
Mi fa piacere che se ne parli su un quotidiano letto da centinaia di migliaia di persone.

Accade solo oggi, 2006, o vi risulta che sia successo altre volte?

Saluti e sorrisi.


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