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Saverio Rubini Webware: software online
Con il termine webware ci si riferisce ai programmi applicativi che si utilizzano con il browser stando collegati in Rete: le applicazioni Web.
Alcuni riferimenti utili a rappresentare degnamente il settore sono:
- Google Documenti
(gestione testi, foglio elettronico, grafica di presentazione); - Coghead (creazione database e applicazioni online, tipo Access);
- Photoshop online (fotoritocco immagini);
- WobZip (decompressione archivi);
- WeOcr (conversione da immagine a testi);
- Adrive (disco di 50 GB utilizzabili gratuitamente).
Poi ci sono applicazioni per la gestione di progetti, di creazione siti, di agende, di appunti, di generazione di lucidi di presentazione, di conversione in PDF, di conversione di file tra formati audio/video/grafici.
Sono tutte gratuite.
Sono esempi per rendersi conto del fatto che si potrebbe lavorare con un computer senza installare alcun programma.
Occorre solo una connessione in Internet con una buona velocità.
È anche il motivo per cui, di recente, si sono diffusi i netbook, quei piccoli computer senza dischi rigidi e con schermi di (troppo) piccole dimensioni.
# pubblicato da Saverio Rubini @ 09:45
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Un po' di nuove definizioni
Nel glossario del sito sono state aggiunte le definizioni di alcuni lemmi per integrare quelli già presenti in precedenza.
In massima parte riguardano termini relativi a:
- formazione a distanza (FAD) in modalità e-learning;
- sicurezza informatica.
Circa quest'ultima voce, sono state aggiunte o aggiornate le definizioni di tipi di malware (virus, backdoor e altri cattivoni del genere) e di tecniche di attacco dei dati come il phishing e lo sniffing.
Meglio avere qualche utile riferimento, no?
# pubblicato da Saverio Rubini @ 10:32
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Viva il "vecchio" mouse!
All'inizio del 2009, i dati dicono che la vendita dei portatili ha superato quella dei computer da tavolo (visualizza la nota di Reuters Italia sui dati di vendita dei computer nel 2008 ), i cosiddetti "desktop".
Chi li utilizza, spesso li manovra tramite il touchpad, la zona rettangolare davanti alla tastiera con i due tasti su cui fare clic.
Meglio lavorare con il mouse, invece, perché:
- si lavora più velocemente;
- si tiene una postura più corretta della mano;
- lo si impugna più comodamente.
A proposito di comodità, va rilevata un'altra anomalia.
Per i portatili, spesso si vendono o si forniscono con la macchina dei mouse di dimensioni minuscole :-P
Lavorando con questi "aggeggi", la mano assume posizioni al limite del grottesco, sicuramente meno naturali rispetto a quando si impugna un mouse di dimensioni normali.
Per la cronaca, l'impugnatura corretta di un mouse prevede che lo si prenda come un pezzo di sapone:
- il palmo della mano deve poggiare sulla parte superiore del dispositivo;
- le dita devono penzolare davanti e non essere arcuate sui tasti;
- il clic va fatto con la zona tra falange e falangina del dito e non con il polpastrello.
Così, il polso non è soggetto a torsioni innaturali e i tendini non subiscono tensioni anomale.
Aaah, che sollievo...
# pubblicato da Saverio Rubini @ 08:46
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Maestre di baci
Un servizio televisivo su RAI 2 ha parlato dei preparativi per il Capodanno 2009 in Times Square a New York .
Dal 1908, ogni anno lì si usa:
- evitare di sparare fuochi d'artificio;
- gettare dalla cima dei grattacieli migliaia di bigliettini colorati su cui chiunque può aver scritto cosa desidera;
- darsi gli auguri con un bacio.
A mezzanotte, infatti, migliaia di coppie si baciano appassionatamente e a lungo, per augurarsi ogni bene per l'anno nuovo.
La stessa cosa accade anche in Piazza San Marco per il Capodanno di Venezia .
Fin qua, niente di male.
In fondo si tratta di un bel segno di amore, anche se mostrarsi pubblicamente nel darlo non lo impreziosisce come merita.
Nello stesso servizio, poi, è stata intervistata una "maestra di baci", ossia un'insegnante di come si fa per baciarsi bene.
Ha richiamato tre regole:
- offrirsi con un alito profumato da un recente lavaggio di denti con il dentifricio;
- avere labbra morbide (eventualmente utilizzando burro cacao o simili);
- se non legati da forte passione, essere almeno "chimicamente" compatibili.
Non è stato detto se le lezioni siano a pagamento.
Si sa, però, che in America: "business is business".
Tradotto in italiano: "gli affari sono affari" :-)
# pubblicato da Saverio Rubini @ 12:58
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Sobrietà vo' cercando...
Nei messaggi di fine anno 2008, il Papa e il Presidente della Repubblica hanno richiamato gli italiani a un atteggiamento più sobrio.
Entrambi hanno fatto esplicito riferimento al momento di difficoltà dell'economia, che si riflette sul modello di vita delle famiglie.
Avere atteggiamenti più sobri significa evitare spese superflue e comportamenti al di sopra delle proprie possibilità.
Tendere a migliorare se stessi e il proprio tenore di vita è positivo.
Lo è molto meno imitare comportamenti altrui per puro spirito di emulazione o perché non si riflette sul fatto che non si ha la possibilità economica di farlo.
Ciò nonostante, a volte si registrano atteggiamenti che si potrebbero definire un po' "eccessivi".
Per esempio, dalle statistiche dell'Osservatorio europeo delle droghe, con sede a Lisbona, risulta che nel 2008 è aumentato il consumo di droga .
Allora i richiami delle massime autorità cattolica e dello stato italiano servono.
Sarebbe ancora meglio se gli stessi richiami venissero fatti, quotidianamente, all'interno delle famiglie...
Solo che:
- occorre sentirli;
- occorre "capirli";
- occorre metterli in pratica.
Certo, detto così sembra che basterebbe solo un po' di impegno per risolvere anche i problemi della "pace" e della "fame nel mondo".
C'è qualcuno che si sente di affermare il contrario?
# pubblicato da Saverio Rubini @ 10:11
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